Cosa mangiare dopo implantologia dentale

Cosa mangiare dopo implantologia dentale

L’Implantologia a carico immediato è una procedura che prevede il posizionamento di una protesi contestualmente al posizionamento degli impianti che devono supportarla. Senza entrare troppo nel dettaglio, diciamo che sollecitazioni eccessive durante la prima fase di guarigione di un impianto dentale possono inficiare il successo di un intervento.

Questo è il motivo per cui trovo opportuno informare i pazienti dei miei studi di Napoli e Caserta – Maddaloni su cosa mangiare dopo un intervento di implantologia a carico immediato.

Innanzitutto bisogna differenziare gli impianti a carico immediato da quelli che hanno anche funzione immediata. I primi hanno protesi che non contattano i denti antagonisti, i secondi invece sono “masticanti”.

Dunque, premesso che la consistenza degli alimenti può essere:

 

Liquida: sostanze fluide che non contengono particelle visibili e che non richiedono alcuna masticazione per essere ingoiate: succhi di frutta, latte, brodo vegetale o di carne, yogurt liquido.

Semiliquida: alimenti fluidi con particelle visibili che tuttavia non richiedono masticazione: gelati, granite, creme, passati, frullati e yogurt.

Semisolida: alimenti che richiedono una partecipazione minima del sistema masticatorio: polenta, uova, carni frullate, ricotta, formaggi cremosi, budini e tutto ciò che, diversamente dagli alimenti semiliquidi, se posto in un piatto, è in grado di mantenere per un po’ la forma del recipiente che lo ha contenuto.

Solida morbida: alimenti che non richiedono una accurata masticazione: pasta piccola e ben cotta, biscotti inzuppati, carne tritata, ortaggi e verdure cotte, frutta matura, senza semi e sbucciata.

Solida: il resto.

 

Ai pazienti che hanno effettuato un impianto a carico immediato semplice consiglio:

Fino al 7° giorno dall’intervento: dieta liquida e semiliquida fresca

Dal 7° giorno fino alla fine del 2° mese: dieta solida senza masticare sulla zona dell’impianto

 

Ai pazienti che invece hanno effettuato una protesi su impianti a funzione immediata consiglio:

Fino al 7° giorno dall’intervento: dieta liquida e semiliquida

Dal 7° al 28° giorno: dieta semisolida

Dal 28° giorno alla fine del 2° mese: dieta solida morbida

Cibo e ortodonzia

Prima di iniziare un trattamento di ortodonzia fissa nei miei studi di Napoli e Caserta – Maddaloni, spiego sempre ai pazienti che nel corso della terapia ortodontica è necessario prestare attenzione all’alimentazione: alcuni cibi vanno infatti evitati per il rischio che possano danneggiare l’apparecchio ortodontico. L’ortodonzia fissa è un sistema di forze bilanciate: se un componente si stacca, il sistema può deteriorarsi con conseguenze facili da immaginare. Come ogni bravo ortodonzista sa, la maggior parte dei danni ad una apparecchiatura ortodontica fissa deriva da un’alimentazione non consona. Di seguito un elenco delle tipologie di alimenti “ a rischio”:

Cibi duri e croccanti

Crosta del pane, noci e noccioline, patatine fritte, torrone, pop corn, ma anche frutta e verdura di elevata consistenza possono facilmente recare danno. Alcuni di questi cibi è meglio evitarli e basta, per quelli salutari invece è buona norma tagliarli in piccoli pezzi o grattugiarli per poterli consumare con tranquillità.

Cibi gommosi

Le gomme da masticare, come pure le caramelle, possono facilmente staccare gli attacchi, meglio farne a meno…

Cibi che si sfilacciano

Alcuni cibi, come ad esempio il grasso del prosciutto crudo possono attorcigliarsi ai ferretti e evocare conati di vomito. Ancora una volta vale il consiglio di tagliarli a piccoli pezzi.

Cibi dolci

Fermo restante quanto sopra riportato, diciamo che in genere si possono consumare. Bisogna però aver presente che l’apparecchio ortodontico funge da ricettacolo per questi come per tutti gli alimenti. Tuttavia gli zuccheri in particolare, stazionando più a lungo del solito sui denti, possono facilitare l’azione dei microbi prolungandola nel tempo con insorgenza di carie e decalcificazioni. Pertanto è necessario lavare i denti molto bene dopo aver consumato i pasti, soprattutto se dolci.

Cibi non cibi

Le unghie, le matite, i cappucci delle penne vanno evitati sia per la durezza che per il gusto!

 

Infine anche il modo con cui si consuma il cibo deve essere rispettoso dei ferretti: un panino, anche se morbido, sarà sempre meglio strapparlo con le dita anziché con i denti.

 

Insomma ci vuole di sicuro un po’ di pazienza, ma i sacrifici alimentari verranno ripagati da un bellissimo sorriso che si otterrà in un tempo tanto più breve quanto maggiore sarà la collaborazione offerta!


Gli studi

NAPOLI: Nato nel 2000, grazie al consenso sempre maggiore col quale i nostri pazienti ci onorano, è stato di recente ampliato in modo tale da garantire l’erogazione delle cure in un ambiente che sia quanto più confortevole possibile.

MADDALONI: Nato nel 2013, situato in centro, è attrezzato con apparecchiature all’avanguardia, facilmente accessibile anche a portatori di handicap e si pone l’obiettivo di essere punto di riferimento per l’erogazione di terapie dall’alto standard qualitativo.


Sede di Napoli: via Edoardo Nicolardi 110.Tel: +39 081 743 37 86

Sede di Maddaloni (CE): via Roma 10.Tel: +39 0823 1970 479

presso gli studi è attivo un servizio di trasferimento chiamata che permette ai medici di essere costantemente reperibili quando non presenti nelle strutture.
Fax: 081 592 05 09E-mail: info@studiocuccurullo.it