Sorrisi Perfetti con gli Allineatori Orthocaps: L’alternativa di Successo a Invisalign

Sorrisi Perfetti con gli Allineatori Orthocaps: L’alternativa di Successo a Invisalign

Se sogni un sorriso perfetto ma non vuoi passare attraverso i fastidi dei tradizionali apparecchi ortodontici, gli allineatori dentali sono ciò che fa per te. Conosciuti anche come mascherine trasparenti, gli allineatori sono una soluzione moderna ed esteticamente gradevole per correggere i denti senza scomodità. Nel nostro studio, offriamo i rinomati allineatori Orthocaps, una valida alternativa in concorrenza con il famoso marchio Invisalign. Scopri di più su come Orthocaps sta conquistando il cuore dei nostri clienti!

Allineatori Orthocaps: La Scelta Intelligente per un Sorriso Perfetto:

Trasparenza ed Eleganza: Gli allineatori Orthocaps sono realizzati con materiali trasparenti di alta qualità, rendendoli praticamente invisibili durante il loro utilizzo. Nessuno noterà che li stai indossando, consentendoti di sorridere con fiducia durante tutto il processo di ortodonzia.

Comfort e Facilità: A differenza dei tradizionali apparecchi metallici, gli allineatori Orthocaps sono realizzati su misura per adattarsi perfettamente ai tuoi denti. La loro superficie liscia ed ergonomicamente progettata evita fastidi e irritazioni, offrendo un’esperienza di trattamento ortodontico più confortevole.

Rimovibilità Facile: Orthocaps ti permette di rimuovere gli allineatori durante i pasti e la pulizia dei denti. Questa caratteristica unica ti consente di mantenere una corretta igiene orale e di goderti tutti i tuoi cibi preferiti senza restrizioni.

Tecnologia Avanzata: I nostri specialisti altamente qualificati utilizzano la tecnologia all’avanguardia di Orthocaps per pianificare un piano di trattamento personalizzato per te. Grazie alla loro precisione e efficacia, gli allineatori Orthocaps garantiscono risultati sorprendenti nel minor tempo possibile.

Orthocaps vs Invisalign: Una Sfida Equilibrata:
Entrambi i marchi, Orthocaps e Invisalign, sono leader nel settore degli allineatori dentali e offrono risultati eccellenti. Tuttavia, ciò che differenzia Orthocaps è il suo approccio unico, combinando l’estetica delle mascherine trasparenti con la precisione della tecnologia all’avanguardia. Inoltre, Orthocaps si posiziona come un’alternativa più accessibile, rendendo possibile un sorriso perfetto a un prezzo competitivo.

Conclusione:
Se sei alla ricerca di una soluzione moderna ed efficace per ottenere un sorriso perfetto, gli allineatori Orthocaps sono la scelta ideale. Grazie alla loro trasparenza, comfort e precisione, ti offrono un’esperienza ortodontica superiore rispetto ai tradizionali apparecchi. I nostri esperti sono a tua disposizione per guidarti in questo percorso verso il sorriso dei tuoi sogni. Non rinunciare a un sorriso radioso, contattaci oggi stesso per una consulenza personalizzata con gli allineatori Orthocaps. Il sorriso perfetto ti sta aspettando!

Sbiancamento dei denti

Lo sbiancamento dei denti può essere fatto con diverse procedure. Come già sottolineato in un altro post, le procedure fai da te sono sconsigliabili.

E dal momento che  finanche alcuni dentifrici sbiancanti possono  fare danno, se si vogliono denti più bianchi, la cosa più sicura è lo sbiancamento professionale.

Ne esistono diversi tipi e, negli anni, ho sperimentato pro e contro di ciascuno. La base comune è l’impiego di acqua ossigenata. Altri tratti comuni sono che lo sbiancamento genera sensibilità e che i suoi effetti sono duraturi ma non permanenti.

Ma quale metodica è la migliore in assoluto per avere denti bianchi?

 

Sbiancamento con lampada a led, a laser o alogena

In questo tipo di tecnica il materiale sbiancante è attivato dalla esposizione ad una forte fonte luminosa. Viene effettuato in una unica seduta di circa trenta minuti presso l’ambulatorio dentistico dunque è molto veloce. In genere dà effetti a mio avviso modesti. Il calore della lampada può indurre notevole sensibilità e disidratare i denti.

 

Sbiancamento con prodotti ad elevata concentrazione

Anche questa è una tecnica in office, effettuata nello studio. Richiede trenta – quaranta minuti, pertanto è veloce. Evitando l’uso di lampade non c’è il rischio di surriscaldare i denti. Purtroppo le alte concentrazioni del principio attivo generano forte sensibilità e devo dire che i risultati sono deludenti.

 

Sbiancamento con Mascherine

Si effettua calcando sui denti questi dispositivi su misura dopo averli moderatamente riempiti con apposito materiale. In base alla concentrazione del gel sbiancante, le mascherine possono essere tenute da quattro a otto ore al giorno. La applicazione va ripetuta per sette – otto giorni. Si tratta della sistematica più lenta, ma è anche quella che dà risultati migliori e la sensibilità più accettabile.

 

Faccette

Le faccette dentali non sono una tecnica di sbiancamento, ma delle coperture protesiche che vengono incollate in via definitiva sulla parte visibile dei denti. Potendole realizzare del colore preferito vengono usate anche per scopi estetici. I risultati sono permanenti e permettono di avere denti bianchi come le star in poche sedute. Gli aspetti negativi sono il costo delle faccette dentali, la necessità di “preparare” il dente limandone via un po’ di sostanza e il fatto che è sconsigliabile addentare o strappare.

Il costo di un impianto dentale

Tra le cure odontoiatriche, quella che forse desta maggior interesse nei pazienti è l’implantologia. Le preoccupazioni più spesso mostrate in merito a questo tipo di prestazione però non riguardano tanto l’intervento in sé.

Infatti, che si stia pianificando una implantologia a carico immediato o un impianto post estrattivo, al dunque la domanda che più spesso viene rivolta per prima è in merito ai prezzi dell’implantologia dentale.

Mi rendo conto che al giorno d’oggi gli aspetti economici devono essere purtroppo ben considerati, ma a mio avviso affrontare un argomento così delicato solo sulla base dei costi è un errore. Costi bassi difficilmente possono tradursi in terapie di successo nel lungo termine.

Un primo punto su cui discutere è la complessità dell’intervento. La presenza di osso in spessori inadeguati richiede tassativamente procedure di rigenerazione ossea perimplantare: in tali casi i costi sono maggiori che nel caso di spessori sufficienti. Come pure più onerose sono procedure di implantologia postestrattiva immediata e gli impianti a carico immediato.

Un secondo punto su cui discutere è la affidabilità dell’impianto. Un impianto made in Cina evidentemente avrà costi inferiori rispetto ad uno Straumann (made in Svizzera) o ad un Intra-Lock (made in USA). Il materiale, il titanio, è lo stesso per tutti, ma cambiano la precisione degli accoppiamenti con la componente protesica come pure gli investimenti in ricerca e follow-up.

Questo è il motivo per cui spesso capita di osservare impianti ancorati bene all’osso, ma con protesi che si svitano di continuo o, peggio, fratture delle viti protesiche o degli stessi impianti.

Se non si vogliono avere brutte sorprese bisogna impiegare materiali affidabili (e perciò costosi) considerando che le fixtures non sono viti da ferramenta, ma dispositivi medici che vanno nell’osso, nel vostro osso.

Infine c’è da considerare che un impianto dentale dovrebbe essere eseguito da un implantologo esperto e consapevole. Aggiornamento continuo e tempo dedicato all’elaborazione di un corretto piano terapeutico da parte dell’odontoiatra si traducono in soldi ben spesi da parte del paziente.

Come diceva uno spot pubblicitario di tanti anni fa: “meditate gente, meditate”!

Ortodonzia ed estrazioni

La mancanza di spazio sufficiente per il corretto posizionarsi dei denti nelle arcate mascellari è alla base di diversi tipi di malocclusione. In tali casi indipendentemente dal tipo di apparecchio che verrà montato, sia che si opti per una ortodonzia linguale che per un trattamento ortodontico con attacchi estetici, per riposizionare correttamente i denti abbiamo bisogno di trovare spazio. In arcata quest’ultimo può essere reperito o con un’espansione dei denti verso le guance o con delle estrazioni tattiche.

E’ effettivamente difficile accettare, soprattutto quando bisogna farlo per conto dei propri figli, di farsi togliere denti “buoni”. Bisogna tuttavia capire che un esperto ortodonzista opera queste scelte per conseguire i risultati migliori e più stabili nel tempo.

La scelta viene fatta in base a criteri anatomici ed estetici.

Dal punto di vista anatomico, nei pazienti in cui sono indicate le estrazioni, la alternativa di espandere i denti verso le guance e le labbra porterebbe le radici fuori dalla teca ossea e le corone dentali a impattare contro le spinte della muscolatura facciale. In tali casi quello che succede è che la muscolatura tenderà a far ritornare i denti nella precedente posizione, e che, soprattutto a livello dei denti anteriori, si formeranno in breve tempo recessioni gengivali spaventose, dato che i denti sono fuori dall’osso che conferisce il supporto nutrizionale alle gengive.

Invece dal punto di vista estetico le estrazioni tendono a “sgonfiare” il profilo, le espansioni a riempirlo. Per esempio un paziente con labbra eccessivamente prominenti potrà trarre di certo maggior giovamento da un trattamento ortodontico estrattivo che da uno espansivo.

Cura della gengivite

La gengivite è l’infiammazione delle gengive.

La gengiva è il tessuto compatto di colore rosa che ricopre l’osso e circonda il colletto dei denti; accanto al colletto termina con un margine libero, in direzione opposta si continua con la mucosa alveolare, che è lassa e più scura.

Distinguiamo la gengiva in libera e aderente.

La gengiva libera è mobile, a diretto contatto con il colletto del dente pur essendo separata da questo per la presenza di un solco che, in condizioni fisiologiche, è profondo 0,5-2 mm ed è ispezionabile con una sonda.

La gengiva aderente è compresa tra la libera e la mucosa alveolare ed è tenacemente adesa ai tessuti sottostanti.

La gengivite è la risposta che l’organismo elabora in presenza di stimoli nocivi. Caratterizzata da gonfiore, arrossamento e sanguinamento, in genere è causata dalla presenza di tartaro e placca. Un famoso studio di Loe del 1965 dimostrò come bastassero 2 settimane di sospensione delle manovre di igiene per indurre la gengivite in chiunque. Ma la verità è che già dopo 24 ore di mancato spazzolamento, il sistema immunitario attiva i mediatori dell’infiammazione.

Esistono poi co-fattori che, facilitando l’accumulo di microbi, possono favorire l’insorgenza di un’infiammazione: una malocclusione, un’otturazione incongrua, ecc..

La notizia buona però è che, se le cause della gengivite vengono eliminate in tempo, i relativi danni si risolvono spontaneamente in modo completo.

Se invece la infiammazione viene trascurata e raggiunge i tessuti più profondi si trasforma in parodontite i cui danni invece non possono risolversi spontaneamente ma richiedono le cure di un parodontologo.

Quindi non appena si ravvisano i segni di una gengivite bisogna recarsi dal dentista: egli esaminerà la vostra bocca e, una volta eliminati placca e tartaro con una ablazione del tartaro e una pulizia dei denti nonchè gli altri co-fattori con le cure più opportune, potrà garantirvi di ritornare come nuovi!

Come vincere ansia e imbarazzo per l’apparecchio ortodontico

Ansia, imbarazzo o vergogna per un trattamento ortodontico sono la causa che porta in genere gli adulti a rinunciare all’apparecchio ai denti. Tuttavia, come già scritto in un altro post, le cure ortodontiche sono indispensabili per risolvere determinati problemi: dal riallineare i denti prima di fare un ponte (protesi dentale fissa) al prevenire i danni locali e sistemici della malattia parodontale fino al conseguimento di un sorriso da star col conseguente incremento della propria autostima. Non tutti sanno che però esistono molte terapie che possono minimizzare l’insicurezza legata ai disagi estetici  di un apparecchio ortodontico classico. Di seguito elenco i principali pro e contro di ciascuna:

 

Ortodonzia computerizzata

Il gold standard: permette la risoluzione di ogni malocclusione. Realizzato con tecnica Incognito o Win,  si tratta di un apparecchio fisso per ortodonzia invisibile caratterizzato da sottili attacchi che vengono incollati sul lato interno dei denti.  L’ortodonzia computer assistita è caratterizzata da una progettazione del piano terapeutico digitalizzata: ciò significa estrema predicibilità del risultato con la possibilità di farne previsualizzare i risultati finali al paziente ancor prima di iniziare. Come tutti gli apparecchi fissi, richiede attenzione a ciò che si mangia.

Causa un po’ di discomfort alle mucose e fastidi alla lingua che però spariscono abitualmente nelle prime due settimane.

 

Mascherine trasparenti

Metodica Invisalign o Orthocaps. Ottime nei casi di affollamento o diastemi e in malocclusioni di semplice o media entità, consistono nell’applicazione in successione di dispositivi appositamente studiati sulle arcate dentali. I pro delle mascherine ortodontiche sono rappresentati dal fatto che, essendo rimovibili, il paziente può toglierle per mangiare quel che vuole (anche i taralli!), lavarsi i denti anche con il filo interdentale e magari uscire una sera senza. Tuttavia non possono dirsi invisibili e non possono intercettare casi complessi.

 

Ortodonzia linguale senza attacchi Napoli

E’ una metodica linguale che non prevede l’uso di attacchi interni, ma bensì l’incollaggio diretto del filo che sposta i denti sui medesimi per mezzo di colla. Come quella con gli attacchi è invisibile. E’ una terapia fissa e crea gli stessi disagi di ogni altro trattamento ortodontico interno; tuttavia non è progettata al computer, quindi è sicuramente meno precisa. Inoltre l’ortodontista per attivare il filo deve mensilmente staccarlo dai denti con la possibilità di scalfirli più e più volte.

Cosa fare quando si rompe un dente

Fra le urgenze odontoiatriche più frequenti che coinvolgono i bambini c’è il trauma dentale. In seguito a cadute o incidenti dello sport può verificarsi una lesione ai denti e in questi casi i genitori non sanno cosa fare.

Al di là della necessità di confortare il bambino, bisogna mantenere la calma e cercare di capire cosa è successo nella bocca del piccolo.

In genere i danni possono consistere in una frattura, una lussazione o un’avulsione del dente. La frattura dentale comporta una perdita di sostanza dentale; la lussazione consiste nello spostamento del dente e l’avulsione purtroppo indica la perdita dell’intero elemento.

E’ evidente che bisogna contattare immediatamente il proprio dentista, ma intanto che ci si arriva, che fare?

Innanzitutto registrare a che ora è successo l’incidente, poi bisogna cercare di recuperare i frammenti o il dente perso.

In caso di avulsione, se possibile, il dente recuperato va delicatamente pulito sotto un getto d’acqua (possibilmente fisiologica sterile) ed immediatamente rimesso nel suo alveolo. Sulla radice del dente le cellule del legamento parodontale sopravvivono per 18 minuti in ambiente secco, viceversa conservate in un ambiente corretto, possono sopravvivere anche due ore. Se ricollocare il dente non fosse possibile, allora esso andrà conservato in saliva o in latte freddo. In tal modo l’intervento di reimpianto dentale, se tempestivo, ha maggiore probabilità di successo.

Nel caso di fratture dentali i frammenti dovranno essere recuperati conservandoli egualmente come sopra. Infatti, se disidratati, la loro colorazione si modifica rendendo il riattacco esteticamente inadeguato.

Curare le gengive in tempo

Curare le gengive è altrettanto importante che curare i denti. I tessuti comunemente identificati dal termine gengiva sono una unità funzionale composta da osso, cemento, legamento e gengiva e vengono definiti parodonto. L’odontoiatra che cura il parodonto è detto parodontologo. Ancora a  tutt’oggi però la parodontologia è  sottovalutata e così i pazienti subiscono le conseguenze di una scarsa tempestività nel diagnosticare problemi gengivali sottoponendosi a visita dallo specialista quando sono già presenti i segni della piorrea che è il quadro più drammatico della parodontite.

Il Periodontal Screening Recording è una metodica semplificata ma efficace per monitorare i pazienti differenziando, in base ai risultati ottenuti, i protocolli clinici più indicati di volta in volta. Il PSR si effettua con un semplice strumento detto sonda parodontale. Purtroppo non molti effettuano un sondaggio parodontale e quindi ignorano patologie già in atto ma ancora asintomatiche le quali in tal modo continuano a progredire. E’ questo il motivo per cui è consigliabile affidarsi alle cure di un bravo ed esperto parodontologo.

Poiché il PSR è un esame semplice e indolore, noi lo eseguiamo su tutti i pazienti a rischio: in tal modo riusciamo ad intercettare la parodontite in tempo utile per contrastarla. Perché, come per tutte le malattie, anche per la parodontite vale il motto “prevenire è meglio che curare”.

Danni del fumo su bocca e denti

E’ noto a tutti che il fumo fa male. Naturalmente fa male anche al cavo orale: i danni del tabagismo possono però essere ben peggiori dell’alitosi o della presenza di denti gialli e macchiati.

Il fumo:

  • Accelera la evoluzione di gengivite e parodontite sia predisponendo ad un maggiore accumulo di tartaro e placca, sia selezionando ceppi batterici tra i più aggressivi per le gengive. Perciò è importante che i fumatori effettuino frequentemente sedute di pulizia dei denti.
  • Nell’implantologia aumenta le probabilità di fallimenti precoci e tardivi dell’intervento.
  • Negli interventi di rigenerazione ossea parodontale è assolutamente controindicato: in questi casi se il paziente non si astiene, il fallimento della procedura è quasi certo.

Ma in realtà queste sono ancora bazzecole: il vero rischio cui i fumatori sono esposti al livello della bocca come in qualsiasi altro distretto, è il cancro.

In base ai dati forniti dall’AIRC, in Italia ogni anno vengono diagnosticati circa 4.500 casi di tumori alla bocca e si registrano circa 3.000 decessi. L’elevato tasso di mortalità (oltre il 50%) è dovuto al fatto che in genere questo tumore viene diagnosticato quando la massa si è già ingrandita al punto da richiedere interventi mutilanti e spesso con scarsi risultati. L’abbinamento fumo – alcool aumenta ulteriormente il rischio poiché l’alcool sgrassa la bocca facilitando l’azione tossica del fumo.

È quindi fondamentale che i fumatori effettuino frequentemente visite di controllo nel corso delle quali, qualora l’odontoiatra riscontrasse una lesione sospetta come una precancerosi, potrà eventualmente effettuare una biopsia.

 

Cause e rimedi al russamento

Il 60 % degli uomini e il 40% delle donne sopra i 60 anni russano. Ma, sebbene con minori percentuali, la roncopatia affligge anche i più giovani.  Il rumore così molesto del russare è causato da una vibrazione dei muscoli della parte superiore dell’apparato respiratorio quando si rilasciano: durante il transito dell’aria il palato molle e le mucose del cavo orofaringeo iniziano allora a vibrare. Anche la lingua si ritira indietro nella faringe, potendo talvolta occluderla per alcuni secondi: ciò può provocare un’apnea. Nei pazienti in sovrappeso, i depositi adiposi provocano un’ulteriore riduzione del flusso respiratorio.

Quando il russamento si accompagna ad episodi di apnea si parla di sindrome dell’apnea ostruttiva nel sonno (OSAS). Tale sindrome può avere ricadute molto pericolose e pertanto va affrontata con un’opportuna terapia multispecialistica.

Quando il russamento non contempla episodi di apnea, non rappresenta un pericolo per la salute, ma lo è sicuramente per la vita di coppia: in tali casi già una buona igiene del sonno può aiutare. Si tratta di evitare il consumo di pasti pesanti e alcool prima di coricarsi. Un calo ponderale dovrà essere attuato quando necessario. Infine sono stati proposti da alcuni ricercatori dei bite per il russamento: dispositivi ortodontici simili a due bite collegati insieme che, mantenendo pervio lo spazio dietro la lingua, favoriscono il transito dell’aria e riducono le vibrazioni dei tessuti molli.

Questi ultimi dispositivi tuttavia non possono essere impiegati se c’è mobilità o assenza dei denti e il loro eventuale impiego deve essere valutato dallo specialista rifuggendo dalla tentazione dei rimedi fai da te reperibili in farmacia.

Pagina successiva »

Gli studi

NAPOLI: Nato nel 2000, grazie al consenso sempre maggiore col quale i nostri pazienti ci onorano, è stato di recente ampliato in modo tale da garantire l’erogazione delle cure in un ambiente che sia quanto più confortevole possibile.

MADDALONI: Nato nel 2013, situato in centro, è attrezzato con apparecchiature all’avanguardia, facilmente accessibile anche a portatori di handicap e si pone l’obiettivo di essere punto di riferimento per l’erogazione di terapie dall’alto standard qualitativo.


Sede di Napoli: via Edoardo Nicolardi 110.Tel: +39 081 743 37 86

Sede di Maddaloni (CE): via Roma 10.Tel: +39 0823 1970 479

presso gli studi è attivo un servizio di trasferimento chiamata che permette ai medici di essere costantemente reperibili quando non presenti nelle strutture.
Fax: 081 592 05 09E-mail: info@studiocuccurullo.it