Il migliore ortodonzista

Il migliore ortodonzista

Un bravo Ortodonzista: a chi affidarsi con fiducia

Nell’intraprendere un trattamento ortodontico è auspicabile affidarsi ad un bravo ortodonzista. In un periodo in cui ognuno si proclama miglior dentista di Napoli, Caserta, ecc., questa scelta può essere difficile, specie quando si tratta della salute dei propri figli.

Partiamo da un assunto: non esiste un migliore ortodonzista in assoluto. Esistono però a mio avviso criteri in base ai quali scegliere. Innanzi tutto il possesso della specializzazione in Ortodonzia, poi l’esperienza, l’accreditamento presso strutture istituzionali e ultimo, ma non meno importante, la vox populi.

La specializzazione è fondamentale. Certo anche gli odontoiatri non specialisti possono esercitare come ortodonzisti, ma di sicuro un medico che abbia frequentato una scuola di specializzazione, soprattutto se accreditata a livello internazionale come ad esempio quella della Federico II, parte avvantaggiato. Bisogna poi sempre ricordare che nel nostro Paese è molto diffusa la piaga dell’abusivismo: si tratta per lo più di odontotecnici che esercitano illegittimamente la professione medica con conseguenze nefaste. Per essere sicuri che il professionista che cura i vostri figli sia abilitato all’esercizio dell’odontoiatria basta collegarsi al link della FNOMCeO e, in mancanza di esito positivo, interpellare il NAS dei Carabinieri.

Come disse Leonardo da Vinci: “La sapienza è figliola dell’esperienza” e ciò vale ancor più nel campo medico. Naturalmente l’esperienza non va confusa con l’età. Un medico giovane che abbia frequentato corsi e congressi e che abbia numerosi rapporti di collaborazione professionale probabilmente avrà migliori capacità di uno navigato ma chiuso in sé stesso.

La collaborazione con strutture istituzionali come Università, ospedali e società scientifiche (in primis la SIDO, Società Italiana di Ortodonzia) permette al professionista di accedere ad un bagaglio di esperienze e interazioni professionali altrimenti difficile da acquisire.

Vox populi, vox Dei. Se dal passaparola ci arrivano riscontri positivi su un professionista, indubbiamente possiamo sentirci più sicuri. Tuttavia va anche detto che amici e parenti sono in grado di valutare le qualità umane, ma non quelle professionali di un medico. Quindi è sempre utile valutare anche i dati oggettivi di cui sopra.

In caso di incertezza prima di intraprendere un trattamento ortodontico o medico in genere, vale comunque sempre la pena di sentire più campane: potrebbe essere dirimente.

Bambini e genitori dal dentista

I bambini e i genitori dal dentista

 

Il ricordo del mio primo pedodonzista a Napoli sono tante grandi pinze sul banco del suo ambulatorio. Entrando nello studio esse facevano bella mostra di sé, ma, una volta seduti, non era più possibile “sorvegliarle” perché il banco era alle spalle della poltrona. Oggi so che si trattava di innocue pinze per gli apparecchi ortodontici mobili, ma allora quella presenza incombente mi atterriva. Questo ricordo personale mi è servito da stimolo per evitare esperienze analogamente sgradevoli ai miei pazienti più piccoli. Nei miei ambulatori, prima di una seduta di pedodonzia, elimino elementi ansiogeni e non necessari alla terapia del caso. Per quelli necessari faccio in modo da spiegare il loro uso e ne faccio sperimentare l’innocuità. Tali attenzioni tuttavia non bastano: perché un bambino si affidi con serenità alle nostre cure, c’è infatti bisogno di collaborazione anche da parte della sua famiglia. I miei suggerimenti:

  • Innanzi tutto meglio prevenire che curare e quindi:
    • Attuare un appropriato regime alimentare fin dalla più tenera età prediligendo l’uso di alimenti che fanno bene ai denti. Evitare invece i dolciumi: nei bimbi essi possono causare in breve tempo carie molto estese rendendo necessari interventi senza dubbio invasivi.
    • Aiutare e abituare i bambini a lavare i denti.
    • Portare i piccoli presso lo studio per eseguire controlli di routine. Ciò permette di creare il giusto feeling col medico e intercettare precocemente eventuali problemi.
  • Non utilizzare il dentista come spauracchio: “se non lavi i denti ti porto dal dentista” individua l’odontoiatra come una punizione.
  • Mai raccontare ai bambini pregresse personali esperienze negative.
  • Non svelare i segreti del mestiere al bambino: “Hai visto? Ti ha fatto la siringa e non te ne sei neanche accorto”.
  • Non portare i piccoli con sé quando ci si sottopone a cure: la cosa più semplice che può succedere ad esempio è che il piccolo veda che il genitore ha paura di “quel dottore”.
  • Durante la seduta partecipare congiuntamente con i medici nel creare un ambiente rassicurante per il piccolo facendo attenzione anche ai dettagli. Una semplice parola “sbagliata” potrebbe avere conseguenze negative: dire “il dottore non ti farà sentire dolore” viene tradotto dal piccolo quasi sempre con “potresti sentire dolore”!
  • Se si è incerti sul comportamento da tenere, spesso la cosa più saggia è sedersi e sfogliare una rivista.

Ortodonzia Napoli e Caserta: Affollamento dentale e denti del giudizio

Affollamento dentale e denti del giudizio

Spesso i pazienti ci chiedono se il dente del giudizio può spingere quelli avanti facendo affollare gli anteriori. Per noi che da tanti anni ci occupiamo di ortodonzia a Caserta-Maddaloni e Napoli la risposta è da sempre no. Esistono montagne di articoli scientifici che dimostrano inequivocabilmente che gli ottavi non possono indurre affollamento nei denti anteriori. Ed, in primis, una semplice osservazione: questo fenomeno si verifica anche in chi non ha mai avuto i denti del giudizio per un’agenesia.

Ma dunque, se non a causa degli ottavi, per quale motivo chi aveva denti perfetti a vent’anni, li vede poi progressivamente sovrapporsi col passare del tempo? Semplicemente perché le forze che si sprigionano sui denti hanno una risultante con direzione mesializzante, cioè la somma finale di tutte le pressioni che si verificano con la masticazione e la deglutizione è una forza che spinge in avanti i denti anteriori. Se questi ultimi hanno un parodonto sano, si sovrapporranno, se invece sono affetti da malattia parodontale, si sventaglieranno.

Esiste però una situazione in cui, pur in assenza di altre motivazioni, sussiste un’indicazione ortodontica alla rimozione del dente del giudizio: è il caso in cui quest’ultimo ostacola o impedisce il corretto posizionamento del dente che lo precede, il secondo molare. Questa evenienza, quando diagnosticata per tempo, rende addirittura consigliabile la germectomia, vale a dire l’estrazione dell’ottavo allo stato di germe dentario, quando ancora deve completare lo sviluppo della sua radice.

Chi può praticare l’implantologia?

Chi può praticare l’implantologia?

 

In odontoiatria l’implantologia è la branca che si occupa del posizionamento di viti in titanio nell’osso mascellare al fine di fornire supporto ad una protesi dentaria. Oltre alle capacità chirurgiche, essa necessita che l’operatore sia anche adeguatamente preparato nel campo protesico in quanto per ottenere un ripristino protesico funzionale ed estetico il posizionamento degli impianti va pianificato in modo coerente.

L’implantologia a Napoli e Caserta, città dove opero, è praticata come in tutta Italia sia da laureati in medicina che in odontoiatria.

Ma, quando ci si affida ad un professionista per una riabilitazione odontoprotesica, è bene sapere che già nel 2009 secondo un parere emanato dalla Direzione Generale delle professioni sanitarie del Ministero della Salute non certo i medici, ancorchè specializzati in chirurgia maxillo-facciale, ma esclusivamente i laureati in odontoiatria hanno le competenze specifiche per redigere un corretto piano di trattamento di implantologia dentale. Questo perché solo nel piano di studi del corso di laurea in odontoiatria è previsto l’insegnamento di “Protesi dentale”. Un medico, anche se specializzato in chirurgia maxillo-facciale potrà impiegare l’implantologia per riabilitazioni protesiche di altro tipo (protesi facciali ad esempio), ma nel campo odontoiatrico potrà agire solo sotto la supervisione di un odontoiatra.

Capitolo a parte meritano invece coloro che esercitano la professione odontoiatrica senza idoneo titolo di studio comunemente chiamati “abusivi”. Costoro, spacciandosi per medici o odontoiatri, operano senza alcuna preparazione con conseguenze facilmente immaginabili.

Ma allora come fare a sincerarsi che gli impianti li stia effettivamente mettendo un odontoiatra? Basta collegarsi al sito della Federazione degli Ordini dei Medici e Odontoiatri, digitare il nome dell’operatore e verificare che sia in possesso della Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentale.


Gli studi

NAPOLI: Nato nel 2000, grazie al consenso sempre maggiore col quale i nostri pazienti ci onorano, è stato di recente ampliato in modo tale da garantire l’erogazione delle cure in un ambiente che sia quanto più confortevole possibile.

MADDALONI: Nato nel 2013, situato in centro, è attrezzato con apparecchiature all’avanguardia, facilmente accessibile anche a portatori di handicap e si pone l’obiettivo di essere punto di riferimento per l’erogazione di terapie dall’alto standard qualitativo.


Sede di Napoli: via Edoardo Nicolardi 110.Tel: +39 081 743 37 86

Sede di Maddaloni (CE): via Roma 10.Tel: +39 0823 1970 479

presso gli studi è attivo un servizio di trasferimento chiamata che permette ai medici di essere costantemente reperibili quando non presenti nelle strutture.
Fax: 081 592 05 09E-mail: info@studiocuccurullo.it