Parodontologia

Cura della gengivite

La gengivite è l’infiammazione delle gengive.

La gengiva è il tessuto compatto di colore rosa che ricopre l’osso e circonda il colletto dei denti; accanto al colletto termina con un margine libero, in direzione opposta si continua con la mucosa alveolare, che è lassa e più scura.

Distinguiamo la gengiva in libera e aderente.

La gengiva libera è mobile, a diretto contatto con il colletto del dente pur essendo separata da questo per la presenza di un solco che, in condizioni fisiologiche, è profondo 0,5-2 mm ed è ispezionabile con una sonda.

La gengiva aderente è compresa tra la libera e la mucosa alveolare ed è tenacemente adesa ai tessuti sottostanti.

La gengivite è la risposta che l’organismo elabora in presenza di stimoli nocivi. Caratterizzata da gonfiore, arrossamento e sanguinamento, in genere è causata dalla presenza di tartaro e placca. Un famoso studio di Loe del 1965 dimostrò come bastassero 2 settimane di sospensione delle manovre di igiene per indurre la gengivite in chiunque. Ma la verità è che già dopo 24 ore di mancato spazzolamento, il sistema immunitario attiva i mediatori dell’infiammazione.

Esistono poi co-fattori che, facilitando l’accumulo di microbi, possono favorire l’insorgenza di un’infiammazione: una malocclusione, un’otturazione incongrua, ecc..

La notizia buona però è che, se le cause della gengivite vengono eliminate in tempo, i relativi danni si risolvono spontaneamente in modo completo.

Se invece la infiammazione viene trascurata e raggiunge i tessuti più profondi si trasforma in parodontite i cui danni invece non possono risolversi spontaneamente ma richiedono le cure di un parodontologo.

Quindi non appena si ravvisano i segni di una gengivite bisogna recarsi dal dentista: egli esaminerà la vostra bocca e, una volta eliminati placca e tartaro con una ablazione del tartaro e una pulizia dei denti nonchè gli altri co-fattori con le cure più opportune, potrà garantirvi di ritornare come nuovi!

Curare le gengive in tempo

Curare le gengive è altrettanto importante che curare i denti. I tessuti comunemente identificati dal termine gengiva sono una unità funzionale composta da osso, cemento, legamento e gengiva e vengono definiti parodonto. L’odontoiatra che cura il parodonto è detto parodontologo. Ancora a  tutt’oggi però la parodontologia è  sottovalutata e così i pazienti subiscono le conseguenze di una scarsa tempestività nel diagnosticare problemi gengivali sottoponendosi a visita dallo specialista quando sono già presenti i segni della piorrea che è il quadro più drammatico della parodontite.

Il Periodontal Screening Recording è una metodica semplificata ma efficace per monitorare i pazienti differenziando, in base ai risultati ottenuti, i protocolli clinici più indicati di volta in volta. Il PSR si effettua con un semplice strumento detto sonda parodontale. Purtroppo non molti effettuano un sondaggio parodontale e quindi ignorano patologie già in atto ma ancora asintomatiche le quali in tal modo continuano a progredire. E’ questo il motivo per cui è consigliabile affidarsi alle cure di un bravo ed esperto parodontologo.

Poiché il PSR è un esame semplice e indolore, noi lo eseguiamo su tutti i pazienti a rischio: in tal modo riusciamo ad intercettare la parodontite in tempo utile per contrastarla. Perché, come per tutte le malattie, anche per la parodontite vale il motto “prevenire è meglio che curare”.

Parodontite e malattie sistemiche

La parodontite è un’infezione che interessa i tessuti attorno ai denti. Generalmente essa ha carattere lentamente progressivo e, in conseguenza di ciò, viene spesso sottovalutata fin quando non si presentano le sue complicanze più gravi. La Parodontologia si occupa di intercettare i segni e sintomi della parodontite con cure appropriate.

Come parodontologo, a Napoli e Caserta, applico protocolli specifici per la cura della parodontite. Purtroppo però accade che in alcuni casi, i pazienti, pur informati sulla necessità di assidui controlli, ottenuti i primi risultati, ritornano a sottovalutare la malattia parodontale.

Ciò è deleterio. E non solo per i denti, ma per la salute in generale. Come ricordato in apertura, la parodontite è un’infezione. A essa corrisponde una risposta infiammatoria da parte dell’organismo che ne è affetto il quale conseguentemente rilascia nel circolo sanguigno mediatori come le interleuchine e il tnf. E’ ovvio che questi mediatori, come anche i microbi che dalle gengive migrano nel sangue non si fermano alla bocca, ma possono arrivare ovunque. Ecco che negli ultimi anni sono emersi studi scientifici da cui si evince che senza dubbio nei pazienti con parodontite non controllata il rischio di problematiche cardio-vascolari, complicanze ostetriche e iperglicemia risulta aumentato.

Un motivo in più, anzi, parecchi, per non lasciarsi andare…

Trattamento delle recessioni gengivali

Trattamento delle recessioni gengivali, come e perché.

 

La chirurgia mucogengivale comprende le tecniche di chirurgia parodontale che si estendono oltre la linea di passaggio tra mucosa e gengiva. L’indicazione più frequente all’impiego della chirurgia mucogengivale è costituita dal trattamento delle recessioni gengivali.

Le recessioni gengivali consistono nell’abbassamento delle gengive rispetto alla loro fisiologica posizione. Tale problematica può essere secondaria a malattia parodontale o, nella maggioranza dei casi, a trauma da spazzolamento. I pazienti che hanno spessori della gengiva molto sottili sono i più esposti a tale tipo di lesione.

Il danno estetico e la sensibilità agli stimoli termici sono le indicazioni al trattamento chirurgico delle recessioni.

Per il danno estetico diciamo che, diversamente da un dente sano di cui la parte in vista è solo la zona protetta dallo smalto detta “corona”, in un dente gravato da recessione sarà esposta anche la radice non più ricoperta dai tessuti molli mucogengivali. La risultante porzione visibile del dente sarà più lunga con l’effetto “denti da cavallo” e il colore giallo della radice aggraverà il deficit estetico.

La sensibilità è legata al fatto che la radice esposta  non è rivestita da tessuti in grado di isolarla efficacemente dagli stimoli termici. Può essere invalidante al punto da spingere il paziente a ricorrere, in alternativa, alla devitalizzazione dei denti.

Altre frequenti conseguenze delle recessioni sono le carie e le abrasioni al colletto e alla radice del dente: appunto perché non protetti dallo smalto, radice e colletto sono più facilmente suscettibili agli attacchi della placca come a quelli di uno spazzolamento scorretto. Nel primo caso si carieranno, nel secondo verranno abrasi.

Esistono differenti tecniche di chirurgia mucogengivale che hanno impiego diverso a secondo del tipo ed estensione della recessione, ma è bene ricordare sempre che prima di intraprenderle il paziente dovrà risolvere la problematica che ha instaurato il danno. Nel caso sia la malattia parodontale quindi sottoporsi ad un appropriato trattamento, nel caso sia un trauma da spazzolamento, modificare (una volta e per sempre) le tecniche di igiene orale. Di seguito un caso di recessioni multiple prima e dopo il trattamento

DSCN1627

DSCN1747

Aiuto, mi hanno detto che presto perderò i denti!

“Dottore, il mio vecchio dentista mi ha detto che presto perderò i denti per la PARODONTITE”.

 

Molte volte nella mia pratica clinica nuovi pazienti arrivati alla mia osservazione mi hanno riferito sentenze del genere.

Fortunatamente oggi abbiamo mezzi e conoscenze per evitare nella maggior parte dei casi che queste previsioni si avverino.

Innanzi tutto è bene spiegare cosa sia il PARODONTO. Esso è l’insieme dei tessuti di supporto dei denti. Tali tessuti sono l’osso alveolare, la gengiva e il legamento interposto tra questi e il dente.

Osservando una sezione di dente, in condizioni fisiologiche vedremmo che la gengiva non vi aderisce nella sua parte più estrema, bensì lo fa dopo aver descritto un’invaginazione di circa 2 mm di profondità, oltre tale solco essa si attacca al dente. Più in profondità, superato l’attacco gengivale, al dente si contrappone l’osso da cui si dipartono le fibre del legamento che lo tengono infisso nell’alveolo osseo.

La MALATTIA PARODONTALE è una patologia multifattoriale causata da batteri. Alla sua origine contribuiscono aspetti genetici, comportamentali (ad es. cattivo controllo della placca batterica domiciliare e fumo) e sistemici. Placca, tartaro e fumo inducono, particolarmente in soggetti predisposti da un punto di vista genetico, risposte infiammatorie che possono avere grande variabilità da persona a persona.

In principio l’infiammazione coinvolge le sole gengive che divengono arrossate e sanguinanti delineando il quadro della GENGIVITE, successivamente si estende in maggior misura interessando anche l’osso di supporto e determinando RECESSIONI GENGIVALI e/o TASCHE GENGIVALI che sono le espressioni più tipiche della PARODONTITE.

Le recessioni gengivali consistono nella perdita più o meno estesa della gengiva che circonda uno o più denti, e più questa perdita è profonda più viene a mancare anche l’osso di supporto sottostante.

Le tasche gengivali consistono invece nel distacco di gengiva, osso e legamento dal dente: si viene cioè ad approfondire il fisiologico solco che la gengiva descrive normalmente prima di aderire al dente.

Mentre la gengivite è facilmente trattabile, la parodontite richiede terapie più complesse.

In ogni caso è fondamentale eseguire una corretta valutazione del caso con un accurato esame clinico-radiografico.

Dalla sintesi dei dati raccolti scaturisce il piano di trattamento. Esso contempla una prima fase di detossificazione e pulizia dei denti e delle loro radici cui fa seguito una fase di rivalutazione. Successivamente si possono rendere utili terapie chirurgiche.

Queste ultime possono essere a seconda dei casi di tipo resettivo o ricostruttivo, entrambe comunque volgono a ristabilire la salute del parodonto e a permettere al paziente di mantenere una corretta igiene orale domiciliare, quest’ultima infatti è fondamentale per mantenere stabili nel tempo i risultati ottenuti.

 

Qui presento un caso del 2010 di una signora che alla prima visita risultava avere una gravissima parodontite con tasche molto profonde su ciascun dente superiore

caso-paradontite

Dopo ABLAZIONE TARTARO e PULIZIA DELLE RADICI la paziente veniva motivata alle corrette manovre di igiene orale. Successivamente si rivalutò il caso e il piano di trattamento finale è consistito in terapia resettiva delle tasche presenti all’arcata superiore e riabilitazione protesica fissa inferiore su impianti.

caso-paradontite-dopo

Il risultato ottenuto viene mantenuto stabile attraverso visite di controllo trimestrali e la paziente non ha estratto nessuno dei denti superiori.


Gli studi

NAPOLI: Nato nel 2000, grazie al consenso sempre maggiore col quale i nostri pazienti ci onorano, è stato di recente ampliato in modo tale da garantire l’erogazione delle cure in un ambiente che sia quanto più confortevole possibile.

MADDALONI: Nato nel 2013, situato in centro, è attrezzato con apparecchiature all’avanguardia, facilmente accessibile anche a portatori di handicap e si pone l’obiettivo di essere punto di riferimento per l’erogazione di terapie dall’alto standard qualitativo.


Sede di Napoli: via Edoardo Nicolardi 110.Tel: +39 081 743 37 86

Sede di Maddaloni (CE): via Roma 10.Tel: +39 0823 1970 479

presso gli studi è attivo un servizio di trasferimento chiamata che permette ai medici di essere costantemente reperibili quando non presenti nelle strutture.
Fax: 081 592 05 09E-mail: info@studiocuccurullo.it